Il nostro arrivo a Shanghai…
Arrivare a Shanghai significava solo una cosa: che la nostra vacanza nella Cina ricca di meraviglie ma anche di contraddizioni stava per terminare. Dopo aver macinato km e km, per la prima volta dopo 12 giorni di spostamenti, potevamo svuotare gli zaini e rilassarci. Sì, perché questo viaggio è stato meraviglioso, emozionate, ma anche abbastanza frenetico e stancante soprattutto per il caldo asfissiante che ci ha accolto in tutti i posti in cui siamo andati.
Siamo arrivati a Shanghai il 22 Agosto con il treno notturno proveniente da Zhangjiajie. Eravamo partiti il pomeriggio precedente verso le 17 (con circa 1 ora di ritardo sulla tabella di marcia) e siamo arrivati nella stazione di Shanghai Sud alle ore 15 del 22 (in perfetto orario). Il viaggio in treno è stato lungo ma piacevole: oltre 10 ore trascorse a dormire, mangiare, andare in bagno, mangiare di nuovo e girare tutti i vagoni del treno alla ricerca di una presa di corrente funzionante per poter ricaricare il telefono. Sì, perché su quel treno le prese non funzionavano e io, ovviamente, avevo scarico sia il telefono che la power bank. Si erano scaricate a Zhangjiajie, prima di partire, mentre eravamo alle prese con la disdetta dell’albergo prenotato dall’Italia e la ricerca di uno nuovo.
Infatti, per la prima volta in tutto il viaggio, avevamo deciso di mettere in discussione l’albergo che avevamo prenotato. Dovevamo stare a Shanghai per 4 notti e volevamo evitare di ritrovarci nella stessa pessima situazione all’Overlook Hotel di Pechino (non si chiamava così ma l’avevamo soprannominato noi visto l’aspetto tetro e squallido). Mentre aspettavamo il treno, ci siamo messi a leggere le recensioni dell’albergo e le testimonianze di tanto che lo avevano definivano pessimo. Se in Italia avevamo reputato quelle stesse recensioni eccessive, dopo aver visto come sono gli hotel in Cina e il loro livello di pulizia, c’eravamo resi conto che il rischio di trovarci nuovamente in una bettola era elevato.
Dopo esserci sentiti per due settimane come i viaggiatori di Pechino Express (@Costantino: puoi sceglierci per la prossima edizione 😉 ) , che si adattano a dormire anche per terra e tra gli scarafaggi, per una volta avevamo deciso di “fare i signori“. Dovevamo disdire la camera entro le 18 per non pagare la penale quindi, dopo una ricerca “matta e disperata” abbiamo trovato la soluzione a tutti i nostri problemi: hotel 5 stelle a meno di 30 minuti a piedi dal Bund e con vista su Pudong per circa 100 euro a persona per 4 notti!
Beh sì, sicuramente non era la soluzione più economica tra tutte, ma la vacanza volgeva al termine e ci sembrava giusto goderci gli ultimi giorni di ferie in maniera decente.
Il primo pensiero, una volta arrivati a Shanghai, è stato subito trovare il nostro nuovo e fighissimo albergo. Avevamo prenotato al Sunrise on the Bund… E, se l’hotel era elegantissimo (con tanto di scalinata nell’atrio, portieri all’ingresso che ti aprono la porta e fattorini che ti aiutano a portare le valigie in camera) noi sembravamo due scappati di casa che erano capitati lì per sbaglio.
Erano passate quasi 20 ore da quando avevamo lasciato la nostra stanza a Zhangjiajie e avevamo un aspetto a dir poco impresentabile. Alla reception poi, per un momento, mi sono sentita veramente una “morta di fame” a causa di una loro incomprensione. Su Booking, come faccio di solito, avevo bloccato la stanza con la Postepay (che funziona in Cina mentre il Bancomat no) inserendo alla voce “carta di credito” la specifica “Visa” (come ho sempre fatto). Al Sunrise, non conoscendo le nostre debit card, pensavano si trattasse di una carta di credito a tutti gli effetti e, al momento di pagare, oltre ai 300 euro per la stanza, volevano altri 300 euro di garanzia carta e altri 100 euro per il frigobar!!! Fortunatamente non avevo tutti quei soldi sulla carta quindi quando hanno provato a strisciarla il sistema ha dato errore (MENO MALE!)
Non vi dico per spiegare come funzionano le debit card in inglese (che lo parlavano male e lo capivano peggio)… dopo quasi mezz’ora hanno realizzato che potevano togliermi direttamente i soldi della stanza senza richiedere il deposito cauzionale. Poi, un’altra mezz’ora per fargli capire che non avremmo mai usufruito di quel “preziosissimo” frigobar (e che ci saremmo riforniti dal Family Mark difronte l’albergo – ma questo non gliel’ho detto per non sembrare troppo “povera”)
Dopo oltre un’ora ci hanno consegnato la camera… … che ovviamente era meravigliosa *.*
La camera era al 9° piano. Si arrivava ai piani usando un ascensore esterno tutto trasparente. Per la prima volta avevamo una vista molto bella su Pudong (di solito si spaziava dal muro del palazzo difronte alla stradina di terra battuta) un Bagno con la B maiuscola e asciugamani morbidissimi e bianchissimi.
Un hotel per veri signori… anche se uscivamo dalla camera con pantaloncini e t-shirt con disegni improponibili (avevo acquistato per 25 CNY – 3 euro – una bellissima t-shirt con 24 panda che facevano le mosse del tai-chi che non potevo non indossare) mentre tutti gli altri ospiti sembrava pronti per una cena di gala con il Presidente.

A questo punto non ci restava che andare alla scoperta della città. Ormai si era fatta sera e l’unica cosa da fare era esplorare l’area antistante l’albergo e arrivare a piedi al Bund… ma vi parlerò di cosa vedere e cosa fare a Shanghai nel prossimo post 😉
